# LA CLASSE ... È ANCHE ACQUA!
- winedipity
- 31 lug 2024
- Tempo di lettura: 2 min
... prendersi del tempo, rilassarsi, stappare una bottiglia di vino, assaporarne i sentori fruttati, speziati, floreali e le sensazioni organolettiche è un lusso, qualcosa che ci si concede in un determinato momento. Un bicchiere d'acqua di certo non ha questo fascino: incolore, inodore, insapore. Eppure guardando bene attraverso il bicchiere si cela qualcosa di magico, vitale che parte dalla sua composizione così unica nel suo genere: due atomi di idrogeno e uno di ossigeno, entrambi costituenti principali della vita terrestre, che gli conferiscono proprietà uniche.
Durante il suo lungo percorso nel sottosuolo a grandi profondità (dura anni e anni), si arricchisce in sali minerali che la rendono più o meno saporita a seconda del quantitativo di sali disciolti in un litro d'acqua (solitamente calcolato a 180°C, mentre invece a 105°C per le acque svizzere), il tanto chiacchierato "residuo fisso", che più è elevato, più la nostra acqua sarà saporita.
Questa differenza di sali minerali e quindi di sapore presente nelle acque ci permette così di poter "giocare" nell'accostamento acqua-cibo, dove un'acqua con un residuo fisso più basso si sposerà meglio con piatti semplici e delicati, mentre acque più strutturate la faranno da padrona a piatti più sostanziosi.
Non dimentichiamo che la Svizzera abbonda davvero di acque molto buone, sia quelle del rubinetto che in bottiglia e credo che sarebbe un peccato non prediligere dapprima quelle di cui siamo circondati. I legami territoriali da sempre regalano emozioni speciali.
La sensazione che le acque ci danno non è da sottovalutare, pertanto avere una buona scelta è importante perché ogni persona è diversa l'una dall'altra e con dei diversi fabbisogni. Basti pensare che la percezione di una stessa acqua varia da individuo ad individuo.
L'esempio più classico è quello di un'acqua ricca in calcio. Se il nostro corpo è ricco in calcio l'acqua ci sembrerà "pesante", e difficile da assaporare; al contrario se il nostro corpo ne è carente la stessa acqua parrà più delicata e più facile da bere.
Avere una carta delle acque nei ristoranti? In alcuni è già realtà e a mio parere non è solo moda o tendenza del momento, ma qualcosa che avvicina molto ristoratore e cliente nelle sue scelte, senza sottovalutare alcuno aspetto. Di certo per il ristoratore non è una facile impresa, ma noto sempre di più che l'attenzione che questi ultimi danno all'acqua è in netta crescita e di conseguenza la clientela apprezza e ne è molto incuriosita.
Quando la gente mi incontra o mi scrive, la classica domanda che mi viene posta è: "ma qual è l'acqua migliore"? Ebbene l'acqua migliore non esiste. Ognuno di noi nel corso della propria vita cambierà tipologia d'acqua perché cambiano le esigenze del nostro corpo. La vera bellezza è che l'acqua sa darci l'indicazione di quello che il nostro corpo necessita. ... ditemi quindi voi se questa non è classe!

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